Da Caponord 2009 |
Prima di partire per un lungo viaggio (come dice Irene Grandi) occorre valutare bene cosa serve e cosa no. In moto poi bisogna essere previdenti, perchè più si è sistematici nell'organizzare il bagaglio meno si penerà una volta per strada, sopratutto in caso di imprevisti.
Ovvio che a seconda della moto che si ha la capacità di carico è molto variabile. Noi eravamo dotati io della gloriosa GSona, BMW R1200GS e Riccardo di una bellissima Guzzi Griso.
Ma procediamo per gradi.
LA MOTO
Con la prospettiva di fare un 10.000 km la moto dev'essere in perfette condizioni (vero Ricky?). Il problema principale sono le parti di consumo, quindi olio motore, pastiglie dei freni e gomme.
Per l'olio Riccardo ha fatto il cambio prima di partire, io che lo avevo fatto al tagliando dei 20.000, cioè in settembre e 4.500 km fa, ho deciso di farlo tutto al ritorno nel contesto del tagliando dei 30.000 km (abbondanti).
Come dice un vecchio adagio l'importante è avere acqua e olio e la moto non si rompe. Essendo le nostre motorelle bicilindriche raffreddate ad aria ci simo limitati a rabboccare l'olio lungo la strada. Io avevo con me 1 kg di Castrol GPS, sapendo che più o meno la GS consuma 1 etto ogni 1000 km, Riccardo si è dovuto organizzare in corso d'opera a causa di un trafilamento dalla testata sinistra.
Entrambi abbiamo cambiato le gomme prima di partire, io le ho rodate per circa 400 km di appennino, così da togliere ben bene la cera. Peccato che si siano spiattellate terribilmente, vabbè era calcolato.
Per sicurezza ho cambiato anche le pastiglie freni, anche se per il mio stile di guida e per le strade fatte (molto ampie e scorrevoli, senza contare l'autostrada) non credo si siano consumate gran che.
La batteria deve essere in ottime condizioni (vero Riccardo?) perchè di notte fa freddo (7-8 gradi già nel sud) e si rischia di rimanere a piedi. Da valutare se portarsi i coccodrilli, noi li abbiamo scroccati sul posto.
Accessori rivelatisi essenziali sono stati il paramotore (eh sì... ho mollato in terra la moto su un tornante, ma non s'è fatta nulla, urrà!!) e le manopole riscaldabili, che mi permettevano di non fermarmi ad aggiungere strati o mi facevano tenere asciutto l'interno dei guanti sotto la pioggia tedesca.
Per chi non ce l'ha è consigliatissimo un cupolino, così come i paramani che sembrano una sciocchezza ma proteggono moltissimo da acqua e freddo le mani, elemento essenziale di sicurezza per non ritrovarsi senza sensibilità in frenata.
Utile avere una qualche tessera di assistenza (io quella BMW), in caso di imprevisti che richiedano costosi carroattrezzi.
BAGAGLI
Qui entra in gioco la capacità di carico della moto.
Sulla mia GS io ho i supporti per il tris di valige GIVI, nello specifico E36 da 42 litri l'una. In più ho la borsa da serbatoio Touratech. Insomma navigavo veramente nei miei bauli ed infatti ho portato un mucchio di vestiti che non ho usato.
Le cose necessarie sono biancheria, maglie a maniche lunghe (comodissime per le variazioni del tempo), roba da bagno (io ho un bellissimo accappatoio in microfibra o che, che tiene meno posto di un asciugamano e si asciuga in frettissima), sacco letto (per gli ostelli se no si paga la biancheria), sacco a pelo (per i campeggi se fa freddo, ma spesso se si chiede ti danno anche le coperte), federa e qualche vestito.
Essenziale l'abbigliamento da moto, ma ne parlo più sotto.
Portarsi dietro il necessario per cucinare e buste di pasta e riso pronte in 10 minuti (Coop e Knorr sono molto generose a tema) permettono di risparmiare molto sulle cene ed evitare di dover cercare supermercati quando si è in campeggi sperduti e dimenticati dal mondo.
Avendo tanto spazio io ho così suddiviso i bagagli: baule centrale da smontare nelle soste contenente roba da notte (pigiama, sacco a pelo/sacco letto, roba da bagno), un cambio completo di maglione, phon, atlante stradale e così via; un laterale per i vestiti; l'altro per i viveri, le pentole da campo ed il fornelletto.
Nella borsa da serbatoio i beni di conforto e le cose da avere a portata di mano (passamontagna, guanti di ricambio...).
ABBIGLIAMENTO
Le temperature previste (poi è un terno al lotto) sono fino ai 15 gradi intorno a Trondheim, scendendo a 7-8°C a Caponord. Quindi si consiglia di avere qualcosina di pesante e maglie a maniche lunghe. Anche se un motociclista non è mai molto svestito.
Noi siamo stati fortunatissimi e fino a Trondheim ed al ritorno in Svezia abbiamo patito il caldo (28-30°C).
Io un costume da bagno lo porto sempre (vecchie esperienze...) anche se però non l'ho usato. Può però capitare di avere un campeggio in riva ad un fiordo (per i coraggiosi) o con piscina, per cui vedete voi...
Essenziali le calze, io che soffro il caldo ne avevo di varie gradazioni da cotone leggere a calzettoni da sci per affrontare le temperature più basse.
Alla fine ho usato dei jeans, le maglie a maniche lunghe e poco altro. I tre quarti dei vestiti sono rimasti puliti, in particolare non ho toccato una sola maglietta a maniche corte. Nei campeggi mi infilavo infradito e pigiama ed ero l'uomo più felice della terra.
ABBIGLIAMENTO MOTO
Io ero così munito:
- Giacca Dainese a tre strati staccabili (giacca, impermeabile, imbottitura), di tre quarti (fa sempre piacere avere il sedere coperto!)
- Pantaloni IXS estivi x-air traforati
- Completo tecnico dainese (maglia-sottopantaloni)
- Calzamaglia tecnica comprata al Lidl
- Sottopantaloni Dainese in micropile
- Imbottitura dei miei pantaloni invernali Frank Thomas
- Tenuta antipioggia divisa giacca-pantalone
- Guanti traforati estivi da cross (5€ dai cinesi, OTTIMI!)
- Guanti in cordura invernali, impermeabili, IXS
- Guanti in pelle e GoreTex invernali Dainese
- Sopraguanti impermeabili (mai usati)
- Stivali Dainese invernali da turismo
- Scarpe da moto Dainese
- Soprastivali impermeabili Yes (i miei stivali hanno ormai 5-6 anni e non tengono più la pioggia battente, avere i piedi asciutti è essenziale per tollerare il freddo... e non prendersi un accidente!)
- Varie bandane, paracollo, sottocasco
- Occhiali da sole (missing in action, necessari perchè il sole non scende mai e dà molto fastidio)
- Paraschiena Force Field (fantastico, a detta di diverse riviste internazionali il migliore sul mercato, non per questo il più costoso. A differenza degli altri non ha elementi in plastica tipo gusci ma è di un materiale speciale a nido d'ape, quindi traspirante, che si adatta alla schiena, davvero il top!)
Il massimo di protezione termica che ho usato (non il massimo di cui disponevo) è stato: giacca a tre strati, completo tecnico dainese, calzamaglia Lidl, imbottitura dei pantaloni Frank Thomas, tenuta antiacqua, guanti in goretex. Si è rivelata necessaria solo nei 2 giorni di avvicinamento a Caponord, dove era più freddo (un gran vento, l'antiacqua è un salvavita) e nuvolo.
Mi sono goduto molto i pantaloni traforati quando faceva caldo, io li trovo più versatili di pantaloni invernali, perchè comunque si sta in moto tutto il giorno e si decide al mattino quanto ci si dovrà coprire, con possibilità di cambio in corso d'opera. Solo che aggiungere uno strato è sempre possibile, alleggerire un capo troppo pesante è impossibile.
BENI DI CONFORTO
Con Beni di Conforto intendo ciò che non è necessario ma che serve ad affrontare meglio il viaggio. In effetti io me li sono goduti un bel po'!!
- Navigatore GPS (nel mio caso Palmare Airis T610 con Tom Tom Europa) e roba per attaccarlo alla batteria della moto (sembra poco ma avere un aggeggio che ti dice esattamente quanti Km dovrai fare il giorno dopo permette di pianificare le giornate molto meglio, ovviamente avevamo anche cartine della penisola scandinava e dell'Europa centro settentrionale)
- Macchina Fotografica (tenuta sempre a portata di mano nella borsa da serbatoio per fare scatti on the road)
- Libri (nel mio caso Racconti di Edgar Allan Poe)
- Netbook (lo so, ho esagerato, ma avevo posto, un bel MSI Wind U100 che mi accompagna un po' dappertutto e la tentazione di fare un diario di viaggio in tempo reale grazie al wifi... cosa che in parte son riuscito a fare, davvero una figata! Spessissimo in ostelli, campeggi e locali c'era il wifi gratis, per cui sono riuscito a scroccarlo molto più del previsto. Per i tradizionalisti basterà carta e penna)
- Adattatori per le prese di corrente (se no ci ridiamo dietro)
- Cellulare... e vabbè se uno non vuol rimanere isolato dal mondo... con la moto in panne...
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