mercoledì 8 luglio 2009

Angeli di Viaggio - Caponord in Moto

Da Caponord 2009


Quando si affrontano lunghi viaggi, sopratutto in moto, dove non si può avere ogni cosa e si è sempre un po' in balia di meteo e sfighe, capitano sempre imprevisti.
Superarli dà sempre grande soddisfazione, ma sopratutto permette di incontrare persone meravigliose, che ti fanno ricredere sull'umanità, accendendo un barlume di speranza sull'animo umano. Si arriva a pensare che non tutti siano lì per fregarti.
Nella mia esperienza di mototurista ho sempre trovato una grande accoglienza, indipendentemente dalla nazionalità o dalla lingua parlata, perchè quando c'è voglia di venirsi incontro bastano anche pochi gesti.

In questa avventura gli Angeli di Viaggio che ci hanno tirato fuori dai guai sono diversi:
  • Il Sig. Ulrich, tedesco, sulla sessantina. Miracolosamente parlava inglese (i tedeschi di solito cercano di imporre il proprio idioma al mondo), a Tanumshede ha disfatto il bagagliaio dell'auto pronta per partire solo per estrarre i cavi e aiutarci a far ripartire la moto di Riccardo con la batteria a terra.
  • Il Camperista Tedesco con Moglie Ingegnosa che ci ha fornito un booster per far ripartire la moto di Riccardo quando eravamo ormai a due giorni di viaggio da Caponord. Menzione tra parentesi al tizio che nei bagni mentre ci lavavamo le mani ci ha consigliato di smontare la batteria di notte e portarcela nelle Hytte ed all'inglese con auto noleggiata in Svezia che non potendo darci una mano per mancanze tecniche è venuto a fare due chiacchiere quando il problema era risolto.
  • La Camperista Tedesca che dopo l'escursione a Caponord mi ha offerto uno yoghurt e pane e salame, risollevando la mia terribile crisi ipoglicemica.
  • Il proprietario del negozio di Oreficeria in Argento Sami (di ottima fattura!) sulla E69 al ritorno da Caponord, che oltre ad essere un Biker con tanto di R1200GS Adventure ha offerto la benzina a Riccardo che era rimaso a piedi.
Per ora non me ne vengono in mente altri. A tutti loro va un sentitissimo grazie, aggiunto a tutti i thank you very much già detti di persona.
Un grazie anche a Riccardo che non mi ha lasciato steso più morto che vivo lungo la camminata che abbiamo fatto a Caponord ma mi ha offerto letteralmente una spalla finchè non mi sono ripreso... mamma mia se me l'ero vista brutta...

In realtà questo è il gusto più grande di queste vacanze (dopo la strada, ovviamente), conoscere persone di ogni dove, scambiare due parole, fare due risate e salutarsi, ognuno per la sua strada, con la speranza di incontrarsi di nuovo e, se necessario, ricambiare il favore.


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