venerdì 3 luglio 2009

Caponord Giorno 12

KM percorsi 640 – TOT 6331 – Finlandia/Umea (Svezia)

Da Caponord 2009


Davanti a noi si pone l’obiettivo di raggiungere Stoccolma. Sapremo in quanti giorni solo una volta in viaggio. Prima di partire il solito balletto da elettrauto con la moto di Riccardo. La sera prima aveva deciso un po’ per fare la prova, un po’ per resistere all’assalto dei moscerini, di togliere semplicemente i fusibili dalla moto e non rimuovere la batteria. La scelta era in effetti un po’ rischiosa essendo noi gli unici ospiti del minuscolo “campeggio” in cui ci trovavamo. Fatto sta che rimessi i fusibili la moto non parte. Inizia una infinita serie di scampanellate per richiamare i proprietari del luogo nella speranza che siano muniti di cavi, ma non otteniamo risposta. Per magia però la moto si riavvia, mistero… Ci avviamo armati di buona lena per macinare quanti km possibili e ci scontriamo contro la dura realtà: le strade finlandesi hanno limiti di velocità più elevati, asfalto peggiore e sono tremendamente dritte e noiose. Il salto di confine non migliora la situazione, pur in un graduale crescendo di qualità urbanistica. La Svezia è più accogliente ma comunque monotona rispetto alla meravigliosa norvegia. Ad interrompere il viaggio le nostre soste per la colazione, a metà mattina e per il pranzo. In occasione della prima scambio qualche parola con una signora svedese che ha abitato in Svizzera per un po’ e quindi parla uno stentato italiano, nella seconda troviamo accoglienza in un ristorantino in cui ci viene servito un piatto “typically Swedish”: due o tre fette di una sorta di prosciutto cotto grigliato, insalatina, uovo all’occhio di bue e salsina. Non male, ma è tristissimo vedere come si mangia all’estero. Il viaggio procede di gran carriera, due gocce di pioggia, tanti autovelox ben segnalati, un mio rotolo di sacchetti a sventagliare come un aquilone mentre si srotolava dal ragno sul sellino posteriore e poco altro.

Siamo arrivati in serata nei pressi di Umea, dove ci siamo fermati per la notte in un campeggio ultraturistico. Ci siamo goduti una birretta (non ho ancora scritto che nei paesi scandinavi l’alcool è costosissimo, nei supermercati non si vende dopo le 20 e che va consumato sul posto, perché hanno gravi problemi con i giovani che si schiantano di sbronze e si macellano il fegato), ci siamo fatti da mangiare e facendo due conti abbiamo stabilito il piano d’azione: arrivo nella serata di domani a Stoccolma, pernottamento, giorno di visita, pernottamento e via verso l’Italia in tre tappe.

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