sabato 27 giugno 2009

Caponord Giorno 5

KM percorsi 440 – TOT 3098 (un tot per dormire e mangiare) Lillehammer/Geiranger fjord/Molde

Da Caponord 2009


Carichi come molle ci alziamo e prepariamo tutto, puliamo la Hytte come richiesto alla reception (per risparmiare quelle 150 corone) e via che si va. Se non che la moto di Riccardo è ancora muta. Lanciati gli accidenti di rito si smonta dalla moto e si inizia il balletto di contatto con l’assistenza Moto Guzzi norvegese. Tramite il padre dell’appiedato si riesce a farci telefonare e ci dicono che in ogni caso di sarà da aspettare un paio d’ore. Andiamo alla reception per rendere la chiave e chiedere se ci si può collegare ad internet per cercare le officine moto guzzi più vicine. Manco a dirlo internet è fuori uso e aspettano il tecnico per ripararla. Ritorniamo alla moto ragionando di cosa può essere e alla fine si arriva a parlare di contatti ossidati. Armati di lima si sgrattano per bene morsetti e batteria e… magia! La moto parte! Telefoniamo all’assistenza per disdire la chiamata, ricarichiamo tutto, ingiuriamo l’elettronica che ha dovuto cedere all’intelletto umano e ci prepariamo a ripartire. Ma quando siamo tutti belli pronti la moto è muta di nuovo. Comincio a caricare la roba di Riccardo sulla mia per facilitare le operazioni del meccanico che dovremo in un qualche modo incontrare a Lillehammer ma… ennesima magia!! Ricky fa un ultimo tentativo di grattata e nota anche un contatto lento, una stretta con le pinze e siamo a posto! Si parte alla grande con tre ore di ritardo sulla tabella ma con tanto entusiasmo.

Da qui inizia un bellissimo viaggio, fatto di strade fiancheggiate da foreste, laghi, mucche per la strada, fino a risalire lungo la strada delle Aquile il fiordo di Geiranger, meraviglioso, senza parole per descriverlo. In un tornante riesco anche ad appoggiare la moto in terra perché un pullmann si è fermato per farne passare un altro, ma il san paramotore ha fatto il suo mestiere, per cui ne usciamo indenne io e la GSona.
Ciò detto abbiamo proseguito verso Molde, prendendo i nostri primi due traghettini, che per i locali sono un po’ degli autobus. Infatti alla domanda “Ma quand’è che parte l’ultimo?” ci è stato risposto “Vanno avanti tutta la notte”. Arrivati a Molde abbiamo girato come matti prima per trovare da dormire, poi per un supermercato, poi per un bancomat… abbiamo finito di cenare alla mezza, con la luce ancora fuori. Sarà meglio dormire, perché domani si fa la strada atlantica e poi si punta a Trondheim.

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