Da Caponord 2009 |
Ieri si è deciso di andare a visitare Oslo senza dormirci, deviando poi verso Alesund e non Bergen alla ricerca del fiordo suggerito dalla Lonely e non dal Touring. La mattina viene animata da un’amara sorpresa: la batteria di Riccardo è a terra. Dopo coreografici tentativi di partenza a spinta chiediamo aiuto ai presenti fino ad incappare nel gentilissimo Ulrich, tedesco sulla sessantina in vacanza anche lui (in auto) verso Caponord. Cavetti magici e si riparte. Passato il confine benzina con problemi di pagamento per Riccardo, il cui bancomat viene accettato o no secondo un criterio casuale. Incrociamo di nuovo Ulrich anche lui verso Oslo. Non ripartiamo prima che il solito Ricky acquisti l’olio per la moto (che è molto basso perché lo sputa come fosse un drago), prendendo quello giusto al terzo tentativo con l’aiuto della gentile commessa. Tutto questo mi ha richiamato alla mente Captain Slow di Top Gear, un po’ anche per la flemma nel rivestirsi per ripartire.
Ad Oslo abbiamo visto la città, di cui in realtà ci sono piaciuti il porto e la fortezza, per il resto le nostre città la battono 10 a 0. Rimontati in moto verso Alesund fatti due conti valutiamo che ci fermeremo lungo la E6 (splendida, tra laghi, foreste, montagne) vicino Lillehammer, teatro delle Olimpiadi Invernali del ’94. Dopo alcuni tentativi troviamo sistemazione in un graziosissimo campeggio con hytte, si mangia un buon minestrone e poi si fa un giretto senza trovare una birrina. Prima di dormire, guida alla mano facciamo due conti e rielaboriamo l’itinerario: cassiamo Bergen e optiamo per il Geiranger Fjord e la Strada delle Aquile, per poi raggiungere Molde, fare la strada Atlantica e dirigerci verso Trondheim, così dovremmo anche recuperare un giorno sull’itinerario previsto (e riposarci un po’ al ritorno non ci fa schifo!).
PS: Riccardo scopre dalla Lonely che questo posto (Quality Hotel) è accanto al Family Park che è messo al n°1 della Top Ten dei da fare!
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