lunedì 29 giugno 2009

Caponord Giorno 9

KM percorsi 610 – TOT 4968 – Lodingen/Alta

Da Caponord 2009


Giorno di trasferimento, c’è da sfacchinare. Ma l’imprevisto è dietro l’angolo: la moto di Riccardo ancora non parte, sempre la stessa storia. Ormai non ci facciamo più allarmare, sgrattata ai contatti, pinzata al cavo… ma niente. Mentre lui continua a pistolare inizio a fare il giro del campeggio per chiedere ai vicini se hanno i cavi per avviare la moto. Passo da un tizio anglosassone con auto noleggiata in svezia, ad un norvegese con labrador nero ad un paio di camper, ma nessuno è dotato. Alla fine fermo un camper che stava andando via e per magia ottengo un bel booster con cui avviare la moto. Parlottando nei bagni mentre ci laviamo le mani un astante ci consiglia di smontare la batteria alla notte, così proveremo a fare.

Per il resto poco da dire, 600 km di un fiato, paesaggi bellissimi, tanto freddo, poca acqua, un uccellino che si è suicidato nella mia moto. Siamo arrivati ad Alta dopo due soste per cioccolata calda e panini, domani ci aspetta Caponord.

domenica 28 giugno 2009

Caponord Giorno 8

KM percorsi 230 + traghetto – TOT 4368 – Bodo/Isole Lofoten/Lodingen

Da Caponord 2009


Come programmato alzata presto, ci si dà una mossa e alle 8 si è già al molo, pronti per l’imbarco. Scopriamo dopo che le moto salgono per prime e che quindi potevamo prendercela più comoda. In realtà è tutta una scusa per sfruttare il wifi della sala d’aspetto. Così controlliamo le mail, io ricarico il cellulare tramite l’internet banking e aggiorno il blog. Non ho avuto l’accortezza di cercare notizie sulla morte di Michael Jackson, di cui siamo venuti a conoscenza da un giornale scandalistico in un supermercato.

Il viaggio in traghetto dura 3.30, una buona parte spesa a fissare le moto nella stiva (ecchecchezzo, paghiamo pure e ci tocca lavorare). Con una maldestria degna di Fantozzi e Fracchia riusciamo a portare a termine l’ingrato compito, le moto ne usciranno sane e salve, per cui non abbiamo fatto disastri. La traversata ci permette di spaparanzarci sul ponte e prendere un po’ di sole, coperti come mummie perché c’è un’aria gelata. Nella sala d’attesa leggiamo le guide Lonely sulle Lofoten e sulla Svezia (che a quanto pare non offrirà enormi attrattive).

Sbarcati ci lanciamo all’esplorazione delle isole, partendo da A (che si legge O) a risalire. Paesaggi davvero meravigliosi, montagne che si immergono in un mare blu, azzurro e verde acqua, nuvole che scendono dal crinale come versate da qualche divinità capricciosa, casette di pescatori fiancheggiate dalle strutture per essiccare il merluzzo ed ottenere il pregiato Stock fish (o stoccafisso per noi). Il tutto condito da un freddo pungente che ci ricorda che i 28°C dei giorni scorsi erano l’eccezione e non la regola. Ad A visitiamo un forno storico, assaggiando il pane, davvero buono. Riprendiamo poi la strada, la E10, per risalire le isole, con un bellissimo itinerario, toccano una punta minima di 11°C per cui ci imbacucchiamo come possiamo. Ritornati sul continente decidiamo di fermarci nei pressi di Lodingen, in un campeggio brutto per le premesse ma super attrezzato nella Hytte (persino la TV!). Siamo un po’ stanchi per il freddo e per i giorni scorsi per cui speriamo di riposarci un po’, domani dovremmo macinare più strada possibile per sfruttare al meglio la visita a Nordkapp.

sabato 27 giugno 2009

Caponord Giorno 7

KM percorsi 600 – TOT 4138 – Grong/Mo i Rana/Bodo

Da Caponord 2009


Come annunciato oggi si sfacchina. Ci si alza alle 7 e alle 8 e mezza siamo già in moto. L’obiettivo è avvicinarci il più possibile a Bodo e raccogliere informazioni lungo la strada riguardo i traghetti che da lì portano alle isole Lofoten, imperdibili a quanto si dice. La nostra strada è la E6 che taglia tutta la Norvegia da Oslo fino a Narvik, quasi fino a Caponord. Oggi si viaggia bene, ci manteniamo in tabella di marcia facilmente. Qualche lavoro in corso ma poca roba, niente pedaggi, qualche ponte e niente traghetti. Ci fermiamo per la foto di rito al passaggio nella regione Nordland (la più settentrionale dello stato) e sfruttiamo il punto info turistiche per quel che ci serve.

Proseguiamo fino a Mo i Rana, descritta come accogliente dalla guida… in realtà noi abbiamo notato solo la preannunciata architettura “a cubo” per il resto mangiucchiamo qualcosa e rimaniamo ancora delusi (ormai senza sorpresa) dall’ennesima città anonima.
Lungo la strada il paesaggio comincia a cambiare, la vegetazione si fa rada, bassa, le montagne sono ora spoglie. Ricorda molto una vista alpina. Quando ci fermiamo per fare delle foto vediamo davanti a noi un cartello “Artic circle 2 km”. In un paio di minuti siamo pronti a oltrepassare la linea invisibile che un po’ ci fa capire quanto siamo lontani da casa. Non posso resistere e compro il souvenir cazzata: apribottiglia calamitato che recita “I crossed the Artic Circle, 66° 33’ “

Nonostante le soste arriviamo a Bodo con una buona media oraria dopo quasi 600 km. Giriamo un po’ come al solito per trovare un posto dove dormire (ci affacciamo anche in un hotel economico, così dice la Lonely, da cui fuggiamo prima di sapere il prezzo di una stanza), facciamo benzina, spesa per cena e colazione e ci informiamo al porto per i traghetti. Lì incontriamo i primi italiani del viaggio, in attesa del traghetto delle 00.45. Non hanno prenotato un posto per dormire… considerando il freddo che scende di notte non li invidiamo per nulla. Noi optiamo per il più tranquillo trasferimento delle 10.15 di domani. Il viaggio è ancora lungo ma la meta mediana si avvicina.

Caponord Giorno 6

KM percorsi 440 – TOT 3538 – Molde/Atlantic Road/Trondheim/Grong-60

Da Caponord 2009


Stamattina si comincia con calma, colazione lauta con caffè, tè, pane e marmellata e pure una banana. La calma però è troppa e ci si mette in moto alle 10, con tanta strada da fare. Percorriamo la strada atlantica nei due sensi, 8 km di curve e ponti disegnati da un architetto pazzo ma con molto gusto, facciamo le foto di rito e ci avviamo verso Trondheim. Purtroppo la E39 che dobbiamo percorrere è costellata di lavori e ci tocca una deviazione su di una strada secondaria. Prendiamo un altro traghetto, abitudine a cui dovremo assuefarci finché siamo in Norvegia.

Alle 15 si arriva a Trondheim, facciamo un giretto, mangiamo roba nel mercato in cui suona un tizio tale e quale ad Elton John, diamo un’occhiata alla cattedrale, al palazzo reale, al ponte più bello della città e arriviamo alla conclusione che le visite urbane sono davvero deludenti, soprattutto se comparate alle meraviglie naturali che il paese offre.

Alle 17 siamo di nuovo in sella, pronti per avanzare lungo la E6 che ci porterà fino alla meta. Dopo due ore decidiamo di cercare dove dormire, con un primo tentativo fallito per sbagliate indicazioni del TomTom, un secondo abortito per il costo eccessivo (540 corone, che equivalgono a circa 60€ per una sola notte) e per il concomitante odore di letame che pervadeva il campeggio, finalmente il terzo è stato un successone. Un posto stupendo, circa 60 km a sud di Grong, che si affaccia su un fiordo, condito di gabbiani un po’ troppo ciarlieri, erba tagliata all’inglese (o alla norvegese?) e birra con cui annaffiare la nostra pasta alla pescatora. Purtroppo domani ci aspettano tanti km e basta, dopodomani dovremmo visitare le Lofoten, ma sappiamo già che saranno l’ultimo punto di vero interesse prima di Caponord.

Caponord Giorno 5

KM percorsi 440 – TOT 3098 (un tot per dormire e mangiare) Lillehammer/Geiranger fjord/Molde

Da Caponord 2009


Carichi come molle ci alziamo e prepariamo tutto, puliamo la Hytte come richiesto alla reception (per risparmiare quelle 150 corone) e via che si va. Se non che la moto di Riccardo è ancora muta. Lanciati gli accidenti di rito si smonta dalla moto e si inizia il balletto di contatto con l’assistenza Moto Guzzi norvegese. Tramite il padre dell’appiedato si riesce a farci telefonare e ci dicono che in ogni caso di sarà da aspettare un paio d’ore. Andiamo alla reception per rendere la chiave e chiedere se ci si può collegare ad internet per cercare le officine moto guzzi più vicine. Manco a dirlo internet è fuori uso e aspettano il tecnico per ripararla. Ritorniamo alla moto ragionando di cosa può essere e alla fine si arriva a parlare di contatti ossidati. Armati di lima si sgrattano per bene morsetti e batteria e… magia! La moto parte! Telefoniamo all’assistenza per disdire la chiamata, ricarichiamo tutto, ingiuriamo l’elettronica che ha dovuto cedere all’intelletto umano e ci prepariamo a ripartire. Ma quando siamo tutti belli pronti la moto è muta di nuovo. Comincio a caricare la roba di Riccardo sulla mia per facilitare le operazioni del meccanico che dovremo in un qualche modo incontrare a Lillehammer ma… ennesima magia!! Ricky fa un ultimo tentativo di grattata e nota anche un contatto lento, una stretta con le pinze e siamo a posto! Si parte alla grande con tre ore di ritardo sulla tabella ma con tanto entusiasmo.

Da qui inizia un bellissimo viaggio, fatto di strade fiancheggiate da foreste, laghi, mucche per la strada, fino a risalire lungo la strada delle Aquile il fiordo di Geiranger, meraviglioso, senza parole per descriverlo. In un tornante riesco anche ad appoggiare la moto in terra perché un pullmann si è fermato per farne passare un altro, ma il san paramotore ha fatto il suo mestiere, per cui ne usciamo indenne io e la GSona.
Ciò detto abbiamo proseguito verso Molde, prendendo i nostri primi due traghettini, che per i locali sono un po’ degli autobus. Infatti alla domanda “Ma quand’è che parte l’ultimo?” ci è stato risposto “Vanno avanti tutta la notte”. Arrivati a Molde abbiamo girato come matti prima per trovare da dormire, poi per un supermercato, poi per un bancomat… abbiamo finito di cenare alla mezza, con la luce ancora fuori. Sarà meglio dormire, perché domani si fa la strada atlantica e poi si punta a Trondheim.

Caponord Giorno 4

KM percorsi 360 – TOT 2658 Tanumshede/Oslo/Lillehammer+10

Da Caponord 2009


Ieri si è deciso di andare a visitare Oslo senza dormirci, deviando poi verso Alesund e non Bergen alla ricerca del fiordo suggerito dalla Lonely e non dal Touring. La mattina viene animata da un’amara sorpresa: la batteria di Riccardo è a terra. Dopo coreografici tentativi di partenza a spinta chiediamo aiuto ai presenti fino ad incappare nel gentilissimo Ulrich, tedesco sulla sessantina in vacanza anche lui (in auto) verso Caponord. Cavetti magici e si riparte. Passato il confine benzina con problemi di pagamento per Riccardo, il cui bancomat viene accettato o no secondo un criterio casuale. Incrociamo di nuovo Ulrich anche lui verso Oslo. Non ripartiamo prima che il solito Ricky acquisti l’olio per la moto (che è molto basso perché lo sputa come fosse un drago), prendendo quello giusto al terzo tentativo con l’aiuto della gentile commessa. Tutto questo mi ha richiamato alla mente Captain Slow di Top Gear, un po’ anche per la flemma nel rivestirsi per ripartire.

Ad Oslo abbiamo visto la città, di cui in realtà ci sono piaciuti il porto e la fortezza, per il resto le nostre città la battono 10 a 0. Rimontati in moto verso Alesund fatti due conti valutiamo che ci fermeremo lungo la E6 (splendida, tra laghi, foreste, montagne) vicino Lillehammer, teatro delle Olimpiadi Invernali del ’94. Dopo alcuni tentativi troviamo sistemazione in un graziosissimo campeggio con hytte, si mangia un buon minestrone e poi si fa un giretto senza trovare una birrina. Prima di dormire, guida alla mano facciamo due conti e rielaboriamo l’itinerario: cassiamo Bergen e optiamo per il Geiranger Fjord e la Strada delle Aquile, per poi raggiungere Molde, fare la strada Atlantica e dirigerci verso Trondheim, così dovremmo anche recuperare un giorno sull’itinerario previsto (e riposarci un po’ al ritorno non ci fa schifo!).

PS: Riccardo scopre dalla Lonely che questo posto (Quality Hotel) è accanto al Family Park che è messo al n°1 della Top Ten dei da fare!

Caponord Giorno 3

KM percorsi 510 – TOT 2298 km – Copenaghen/Malmo/Goteborg/Tanumshede

Da Caponord 2009


Partenza da Copenaghen alla volta della penisola scandinava… sbagliando direzione ed allungando aggratis di quei 15-20 km. Ripresa la bussola ci siamo mossi verso Malmo in Svezia, raggiunta con un bel ponte (ovviamente a pagamento). Da lì abbiamo proseguito lungo la E6/E20 in direzione di Goteborg. La visita alla città è stata piuttosto deludente, un centro senza pregi, con molti negozi, in compenso si stavano svolgendo gli europei di calcio Under 21 e abbiamo visto dei bei parchi. Dopo un pranzo con baguette via verso Tanum. Stupenda la strada ed i paesaggi, soprattutto la 163.

La serata si è conclusa nel campeggio di Tanum, in una minuscola ma accogliente Hytta. Scambiate due parole con Pe’er (così suona) che è alla reception, ci vengono decantate le qualità delle incisioni rupestri qui presenti, strettamente collegate alla Val Camonica. In effetti andiamo a fare un giretto nell’antistante parco storico e non è poi così male. A mo’ di teatrino dei tedeschi arrivano tardi, fanno casino col clacson e sono mandati via con dei gran Raus Raus. Noi invece ci riposiamo per il giorno successivo.

lunedì 22 giugno 2009

Caponord Giorno 1/2

KM percorsi 858/930, TOT 1788 km Modena/Gersfeld/Copenaghen

Da Caponord 2009


I primi due giorni son passati, per la mia scaltrezza non ho qui la roba per allegare foto, per cui procederò in un secondo momento.
Questi due giorni sono decrsi tra tanti km, code, lavori, acqua, fatica ma anche la soddisfazione di essere arrivati fino a Copenaghen tutti interi.
Ieri siamo riusciti a farci delle grasse risate nonostante la cottura a puntino, in particolare quando entrati in un locale per cenare abbiamo chiesto "Is it still possible to eat?" e in tutta risposta ci hanno indirizzato alla toilette...
Oggi invece abbiamo attraversato un ponte stupendo che collega le isole Danesi, con un pedaggino carino carino...
Domani si approderà finalmente in Svezia, direzione Goteborg e poi il più vicino possibile ad Oslo.
Avanti coi carri!