martedì 9 dicembre 2008

Ode al Canestrino


















Ode a te o canestrino.
Tu che fai la gioia di ogni bambino.
Tu che il palato lasci impanato
di velato zucchero assai prelibato.

Dall'infazia ti porto nel cuore
nel te o nel latte inzuppato per ore.
Conteso da sempre il primo gradino
con Nutella, Baiocco ed il Tegolino.

Or ora sei un po' sminuito,
venduto in pacchetti di taglio smagrito.
Non più in cartoni lunghi e quadrati
con cui giocavamo a fare i soldati.

Ma tutto ciò ormai non importa,
quando della spesa ti estraggo dalla sporta,
un grande sorriso mi si stampa sul volto
e senza pensarci dal pacco t'ho già tolto.

Il dolce sapor zuccherato coccola le papille
sgranocchiarti in fretta col cuore a mille,
le dita si appiccicano l'une sull'altre
nel piacer di gustare un'opera d'arte.

Ode a te o Canestrino,
in te risiede un che di divino,
devo arrestare queste mie dita
prima che la confezione giaccia finita.

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