mercoledì 20 maggio 2009

Ridere

Era molto tempo che non ridevo in questo modo. Di sghignazzate ne ho fatte e ne continuo a fare di grasse e saporite, bazzicando soggetti a tratti folli e incontenibili. Ma di risa ce ne sono di tanti tipi, scatenate dalle più diverse situazioni. Risate dolci, amare, sciocche, immotivate, sforzate, genuine o solo accennate.

E’ un vero godimento quando ti prende una risata spontanea, cristallina, incontrollabile, che lasci fluire senza paura e senza sapere quando finirà. Una risata che apre i rubinetti dell’anima e lascia che questa si sfoghi e sgorghi copiosa, liberandosi di ansie e paure, fino a sgombrare completamente petto e mente. Una vera valvola di sicurezza che facendo tabula rasa permette di riprendere il calamaio e disegnare con tratti nuovi il nostro essere. Difficile prevedere la percezione dall’esterno, ma viverla è meraviglioso.

Meraviglioso è ancora più il motivo che la fa scaturire, quando è pace, tranquillità, calore. Ritrovare una sensazione che si credeva persa e che si temeva di non recuperare mai più, riscoprire il piacere di un gesto che è dare ed essere al contempo. Ritrovarsi e capirsi, tornando a percepire chi siamo noi in virtù della realtà che abbiamo definito intorno a noi stessi.

E allora si ride, perché si percepisce quanto siamo piccoli e sciocchi e quanto poco ci basterebbe per essere felici.

[Un video che calza a pennello...]


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