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Ultimo match della mia stagione 2008 (che devo dire è stata generosa!), ieri sera si è andati in traferta in quel di Parma per sfidare per l'ennesima volta i Fiorentini. I valorosi modenesi comprendevano il Gianni, GianoX, Marcello, Nadia e Daniela con Sabino in veste di presentatore. Nonostante una mezz'ora di ritardo che ha devastato l'equilibrio psicofisico dell'intera squadra (maledetti pantaloni scordati a casa) ci siamo avviati di buona lena verso le estremità occidentali della via Emilia.
La guida del buon Cattini sfidava senza timore ogni legge fisica, ma sopratutto il codice della strada, nonostante con noi ci fosse un baldo vigile, pronto a sottolineare le infrazioni ("Ma tu stai telefonando mentre guidi?").Il top lo si è raggiunti alle porte di Collecchio. Fermati da un irriverente passaggio a livello, chiuso per un trenino fermo all'adiacente stazione nell'attesa che i passeggeri abbandonassero in toto le carrozze, l'impazienza ha cominciato a fermentare.
Il
Cattini allora, con maestria degna dei più abili manovratori di automezzi, si è esibito in un'inversione ad U da manuale, estraendosi con celerità dalla coda che ormai si era formata. Il gesto è stato premiato secondo la Legge di Murphy con la partenza del trenino, per cui le sbarre hanno dato immediatamente segno di volersi alzare. Allora, con una leggiadria che nemmeno Barisnikov potrebbe riprodurre, il Cattini ha invertito nuovamente il senso di marcia, si è avviato con decisione alla barriera ed ha riguadagnato la posizione appena ceduta.
Momenti di grande automobilismo.
Per noi rimane un ricordo indelebile e l'immagine di un semaforo sfocato nella notte.
Il Teatro Crystal si presenta ampio e profondo, col palco inclinato abbestia. La platea era ben piena, con qualche sparuto spettatore sulle balconate del fondo, a giudicare dai conteggi chiamati dovevano esserci circa 200 spettatori. Purtroppo visto il ritardo delle due compagini non si è potuto fare un riscaldamento degno di questo nome e forse questo ha influenzato l'andamento del match. Onestamente l'ho trovato un po' moscetto, faticoso da portare avanti. La presenza sopratutto a Firenze di vecchie volpi (il Ceville in testa) ha assicurato risa ed applausi, ma onestamente ho trovato che le storie si sviluppassero con grande difficoltà. Avremo fatto un milione di cambi scena (il numero massimo in una Shakespear). Un piccolo appunto ai nostri avversari che hanno peccato a tratti di mancanza d'ascolto, sovrastando le battute degli altri e rendendo ancora più macchinoso il dipanarsi degli intrecci. Pare che però il match sia piaciuto lo stesso, speriamo sia così. Da par mio posso dire che è stato il match di cui sono meno soddisfatto, al di là del risultato (7-10 per Firenze). Non ho rotolato, nè saltato, nè sudato. Qualche piroetta nel musical ma niente di più. In compenso ho fatto il busone a più riprese, per la gioia del DucaConte.
Un po' di soddisfazione personale nel monologo alla maniera di Pablo Neruda... considerando il fatto che nessuno conosceva l'autore neanche da lontano e che ho ciarlato per 2 minuti sulla base di "Parla di natura e amore" poteva andare molto peggio. Anche la comparata in gramelot francese in cui ho dovuto condurre un documentario sull'innamoramento mi è piaciuta... ditemi voi come caspita si può condurre un documentario in gramelot... peccato che abbia perso tempo ed abbia preso fallo per numero illegale di giocatori (uno non son riuscito a farlo salire).
Per concludere un cenno sulle mie condizioni fisiche in declino, partendo con una contrattura alla spalla sinistra ho conluso con un lancinante crampo al trapezio di destra mentre impersonavo un simpatico appendiabiti dell'Ikea... sarà meglio che oggi mi droghi, o che la pianti di usare la moto con sto freddo!
Beh ragazzi, alla prossima, che sarà il match Evento per gli altri e non si sa quando per me!
EDIT:
Qui sono on line tre filmati del match, per farvi un'ideuccia (da notare il mio "Aòh" in dialetto fiorentino... mannaggiammè!)
Al match di ieri sera (Modena contro Reggio, nel campionato di Modena) lo spirito non era quello che avrebbe foluto l'italico condottierio.
Nonostante la mia innata competitività e voglia di vincere ha prevalso uno splendido spirito di collaborazione, tutti al servizio di tutti e sopratutto al servizio dello spettacolo (vabbè... un qualche cenno di "sottolineo l'errore che hai fatto" c'è stato, ma credo involontario).
Una grande sintonia ha dominato le assi del patinoire, basti pensare che nel riscaldamento che ha preceduto il match si è fatto l'esercizio 0-20-0 al primo colpo (per chi non lo conosca consiste nel mettersi in cerchio ad occhi chiusi, uno per volta, senza un ordine predefinito ma con grandissimo ascolto, si pronunciano in sequenza i numeri a crescere fino a venti e poi a ritroso, se si sbaglia si riparte da capo).
Onore al nemico, tanto più se è stato valoroso. Grandi perle dal solito Zanni, grande energia dal solito Giacomino (non a caso mio omonimo).
Inutile dire che mi sono divertito moltissimo, anche se la mia furbesca voglia di strafare mi costringe oggi con una voce da transessuale e una mezza contrattura mutuata dal lievissimo principio di torcicollo che avevo ieri e che non si è certo giovata del sollevare Gino partendo da accovacciato nella prima improvvisazione.
Negli esercizi di stile ho potuto dar sfogo a più o meno tutti gli istinti repressi, tra parolacce, violenza e piroette acrobatiche (ah, da quanto volevo fare una categoria "Film d'Azione", mi manca solo da fare l'elicottero!).
Godereccia anche l'opera Rock in cui ho cantato come un disperato e mi sono lanciato in balletti che nemmeno Garrison e Steve Lachance riuscirebbero ad inventarsi.Il risultato? Sì, si è vinto, ma non è stato sufficiente a farci passare in finale.
Non posso nascondere un po' di rammarico per questo, è stata una delusione aver vinto e sentir dire "Possiamo proclamare la squadra che accederà alla finale contro Firenze: Reggio Emilia!!".
Peccato, avrei voluto molto giocarmi la rivincita!
Ma questo è frutto della mia inesperienza, che mi porta ancora a vivere il lato agonistico del match, che tutti sappiamo essere puramente pretestuoso.E quindi ode allo spettacolo e alla sua meraviglia.
Concludo con la parte che più mi piace di tutto il match, l'Inno (da leggersi a squarciagola):Dal castello di Elsinoooore
al giardino dei Cilieeeeeegi
dal Campiello all'Agorààààà
si riunì la teatral nobiltàààààà
Amleeeeto disse scuro in viiiisooooo
c'è un nuoooovo gioco all'improvviiiiisooooo
che al teeeesto scritto oscurerà
il RISPETTO e la SA-CRA-LI-TA'
all'aaaaarmi corse Bergeraaaaac
Oreeeeste si appellò alla di-gni-tà
maaaa Arlecchino disse in foooooondo
improvvisando io ho girato il mondo EH!
Chi ha voglia di rischiaaaaareeee
dev'eeeeeeser nostro commensa-aaaa-leeee
alziamo i calici e brindiaaaaaaamoooooo
a quel sogno che sarààà
questa sera laaaaaaa reaaaaaltààààààààààààà
Ieri sera mentre si celebrava la festa di Ognissanti nella pagana e popolare fattispecie di Halloween una piccola comitiva di improvvisatori emiliani ha sfidato l'intemperie per andare in terra fiorentina per un triangolare che vedeva impegnate Reggio Emilia, Empoli e Firenze.
C'è da dire che l'organizzazione della trasferta ha lasciato un tantinello a desiderare, calcolando che mi son dovuto andare a prendere le magliette e che se non fosse stato per un messaggio lasciato sul forum di impropongo avrei dovuto aspettare al centro dell'autostrada i miei colleghi con uno striscione per farmi riconoscere. Ma si sa che gli imprevisti sono il sale della vità!
La nostra squadra era composta da quattro reggiani (Cristiano, Marco (il sosia di Manu), Loredana e Adriana (che tecnicamente è di Parma ma ha fatto fino all'anno scorso il corso a Reggio)) e dal qui presente modenese infiltrato. Il viaggio è stato un'odissea perchè tra acqua, incidenti in autostrada, traffico e la nostra inveterata incapacità psicofisica di interfacciarci col navigatore satellitare ci siamo arrotolati a pochi chilometri dalla meta facendo in lungo e in largo il Viadotto dell'Indiano.
All'arrivo siamo stati accolti dal Palanza e da alcune facce note (il solito esilarante e tatuatissimo Massimo). Mangiato qualcosina ci sono state presentate le categorie per la serata per essere sicuri di saltarci fuori (lasciate da parte informatica, CSI (pare ci siano codici precisi da rispettare) e romanzieri russi). Lo spettacolo si sarebbe articolato in tre tempi da circa 45 minuti, con Reggio ed Empoli ad iniziare, la sconfitta sarebbe rimasta su e poi si sarebbe visto il Match conclusivo del triangolare.

Sbirciato il teatro (una vera e propria arena in un tendone, ricorda molto la nostra Tenda) la prima sorpresa: il patinoire!! Figata pazzesca, a dire il vero restringe il campo d'azione ma offre anche possibilità maggiori nelle improvvisazioni (ad esempio nascondersi sotto al bordo per uscire dalla scena del tutto e coprirsi agli occhi del pubblico). Ad essere onesti per noi è stato un pochino di impiccio perchè non eravamo abituati a dover scavalcare un muretto ogni volta che dovevamo entrare in scena, mentre i nostri avversari erano evidentemente più avvezzi. Ad arbitrare la serata l'ormai leggendario Monni, Palanza come maestro di cerimonia.
Dopo un breve riscaldamento il triangolare ha preso il via, Gianni capitano nel primo tempo, Loredana nel secondo. Che dire... ho capito come mai si dice che in trasferta si mandano le seconde file... I nostri avversari erano amatori come minimo da due anni (due su dieci) fino a dieci anni, tralasciando il fatto che una donna per squadra era insegnante a Firenze o Empoli. Per non stare a tirarla in lungo ci hanno massacrato letteralmente! Due tempi 5 a 2 e 5 a 3, punti strappati coi denti e con le unghie.
Davvero un livello completamente superiore! I toscani hanno uno stile molto diverso dal nostro, più giocato sulla battuta e la gag, questo unito alla nostra inferiorità tecnica ha fatto sì che la scena fosse costantemente loro.
In più il pubblico si è dimostrato un tantinello freddo nei nostri confronti (ma d'altra parte è come proporre al pubblico dell'opera un cretinello che canta in chiesa). Mi ha particolarmento colpito il silenzio tombale durante le nostre comparate (beh, forse ora esagero) nel senso che si respirava una certa diffidenza.
Poi vabbè, gli altri erano davvero bravissimi! Il Firenze Empoli che ha concluso la serata è stato fenomenale. Io ho fatto l'assistente all'arbitro e me lo son goduto tutto dall'inizio alla fine. Delle perle di comicità e teatro da incorniciare. In particolare sono andato a fare i complimenti alla 59 fiorentina (Claudia? mannaggiammè che non ricordo mai i nomi) per una Shakespear da antologia, con un folletto tenuto magistralmente.
Che invidia!! Insomma, di strada ce n'è davvero tanta da fare!Davanti a una pizza chiacchierando coi vari Palanza, Monni etc., ho chiesto un po' e mi hanno raccontato come funziona da loro il corso. Intanto hanno 60 amatori (sessanta!), divisi in 8 squadre fisse a Firenze più altre sparse nei tornei di Lucca ed Empoli. L'allenamento è fatto settimanalmente il mercoledì per chi non deve matchare e il lunedì per chi matcherà nel week end. Inoltre fanno due match a serata, per cui giocano quattro squadre ogni venerdì, in più con gli altri tornei e gli eventi hanno match quasi ogni sera a settimana (ieri c'era chi aveva giocato giovedì, ieri e avrebbe poi giocato oggi). Le squadre vengono mantenute per tutto il campionato, rimescolate alla sua conclusione, ad eccezione di quella vincitrice. All'inizio del campionato si scrivono pure l'inno!
Insomma un'organizzazione decisamente più intensiva e mirata della nostra. Non so se sono del tutto d'accordo alle squadre fisse, ma è anche vero che son fisse solo per tre mesi e poi si cambia, senz'altro aiutando l'affiatamento e quindi la resa sul palco.In poche parole ci si sente piccoli piccoli a Firenze, ma io personalmente mi son divertito un casino, sia a matchare che a guardarli (mostruosi, giganteschi, fantastici!).
Non vedo l'ora di ricominciare!
Ho rifatto il look al blog.
Colori più sobri, un cenno di verde in onore della Vale.
Ho aggiunto la citazione del giorno che mi piaceva come idea e uno spazio per inserire pensieri in libertà.Fatemi sapere se vi piace!