
La mia giornata oggi si è aperta con il ricordo della serata di ieri... e il relativo sonno per essere andato a letto alle 2.
Subito dopo mi sono miracolosamente ricordato che avevo appuntamento dal concessionario per portare la moto a fare un richiamo ufficiale e rimontare il cavalletto centrale che si era rotto.
Quest'ultimo fatto avrebbe pesantemente condizionato il resto della storia.
Per trasportare il suddetto cavalletto ho dovuto svuotare il baule centrale, in cui ripongo gelosamente il mio ambaradam antipioggia, per essere sempre pronto ad ogni evenienza.
Fatto sta che sono arrivato a destinazione, ho depositato la mia fida cavalcatura e mi sono avviato pedon pedoni verso l'ospedale.
Le mie solite orette di lavoro sono scorse piuttosto in fretta, tutto tranquillo (segno che stanotte un aereo precipiterà nel parcheggio del policlinico), tra una risata e l'altra di chi mi è venuto a vedere ieri sera.
Giunta l'ora del ritorno sono tornato sulle mie gambette a recuperare la moto.
Mamma BMW vuole che ad ogni intervento i mezzi vengano restituiti lavati, cosicchè io mi guardo bene dal pulire la mia GS, visto che prima o poi un solerte meccanico lo farà per me aggratis. Quindi dopo essermi sentito prendere in giro per quanto sporca era la moto quando l'ho consegnata, ho recitato le parole da figo di rito "Beh, se uno la usa solo quando c'è il sole resta pulita, ma se la usi anche quando piove non c'è niente da fare!", sono montato in sella, in effetti compiaciuto dalla lucentezza della vernice, e mi sono avviato al rifornimento.
In quel momento sono stato colto dal germe della follia che accomuna tutti i motociclisti.
Ho guardato le colline all'orizzonte e mi son detto, perchè no? Ho puntato verso il santuario di Puianello, a me caro per questioni di famiglia e sopratutto perchè la strada che lo raggiunge si snoda tortuosa e solitaria in curve goderecce, facendoti godere della guida e del panorama.
Inutile dire che sopra i rilievi lontani incombeva un cielo pesante e carico, che l'occhio allenato dagli anni di freddo e acqua riconosceva chiaramente come pronto a rovesciarsi in pesanti gocce scroscianti.
Ma in certi momenti si sente solo l'esigenza di andare, e così ho fatto.
Alle prime gocce mi sono fermato a svuotare le tasche dagli ammenicoli elettronici che mi tiro sempre dietro, poi sono ripartito.
Torre Maina mi ha accolto con un asfalto lucido e scivoloso, ho percorso i tornanti fatti mille volte fin dai tempi del Vespone PX125 con cautela e senza fretta, godendomi la strada e la pioggia.
C'è un che di perverso nella soddisfazione che si prova a guidare una moto da soli sotto l'acqua. In fondo sai che per tornare a casa e infilarsi dentro a dei vestiti caldi ed asciutti manca poco, però non fai inversione e continui, perchè qualcosa ti spinge, e basta.
Sono arrivato fin davanti all'ingresso della chiesa, tanto per ricordarmi com'è la facciata, senza nemmeno spegnere la moto. Mi sono girato e ho imboccato una strada diversa dal solito, ancora più raggomitolata dell'andata.
Levizzano, Castelvetro, Castelnuovo, Settecani... poca strada, normalmente da percorrere tutto d'un fiato, ma non oggi. L'acqua cominciava a farsi strada sui jeans e sulla giacca estiva traforata. Pian piano il vento me la incollava alla camicia e il freddo si faceva vivo e pungente.
La poesia ha ceduto di un passo, di fronte al gelo che mi strinava le braccia. Ma sotto il casco i miei occhi tradivano un sorriso, perchè ogni tanto ci vuole.
Ogni tanto è bello fare qualcosa solo perchè se ne ha voglia, solo perchè ce n'è bisogno.
Mentirei se non ammettessi di aver più volte declinato il verbo deficere al participio presente, ma altrettanto falso sarebbe negare la soddisfazione di arrivare a casa, scendere dalla moto e sentire addosso il peso della pioggia che mi aveva accompagnato in un'ora fine a se stessa. I vestiti scuri e aderenti, i capelli bagnati all'estremità che usciva dal casco.
Mentre scrivo mi godo il calore che sale dal portatile e gli accidenti che mi stanno tirando i muscoli della schiena, certo solo del fatto che domattina dovrò stare attento, in una giornata intera si può fare molta più strada...
1 commento:
Btw ieri pome mi sono fatto un 200km in moto e ho ripreso l'acqua, solo molta meno e con su la roba imnpermeabile... meno poetico, molto più pratico!
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