
E finalmente il 5 giugno ci ha visti matchare gli uni contro gli altri, Modenesi con Reggiani e viceversa.
Inutile stare a dire come siamo arrivati carichi al saggio, visto che 8 degli 11 partecipanti erano da poco stati a Busana per il SecondAmatTour 2008.
Riscaldamento, gelatino e pronti per correre. Scelta delle maglie, io in squadra blu mi becco l'11 (avrei voluto il mio fido 15, ma non avevo voglia di frugare all'infinito). Anche quest'anno mi è stato fatto l'onore ed il piacere di essere capitano. Sparare fesserie con l'arbitro è una cosa che mi piace davvero molto (in realtà trovo molto bello, cruciale, il ruolo del direttore di gara), per cui non mi sono tirato indietro, avendone la possibilità.
Siamo partiti, pallina, urlo, montagne russe. Tutto liscio, il pubblico è caldo, anche il palco a dire il vero.
Tutti fuori per cambiarsi, entra l'arbitro, ci si presenta e tutti pronti per l'inno.
Si canta a squarciagola ovviamente. Non so perchè ma è uno dei momenti che mi piace più del match, forse per quell'aria di solennità ridanciana che aleggia, perchè di fatto stai dichiarando che in fondo in fondo stasera si fa sul serio e che non sono tutte barzellette.
Via, la prima è mista "Scuola di surf", esco io a fare il bagnino romagnolo. Esordisco alla grandissima, con due battute e due domande, ovviamente dando del lei all'avversario. Sorvolando su questo minimo particolare l'improvvisazione cresce bene, fin troppo e ci ritroviamo a far del gran casino ....uiuuuu... confusione.
E vabbè... come ci ha detto Dan ben venga la confusione, purchè non si costringa l'arbitro a fischiare un gioco ritardato.
Una dopo l'altra le impro si snocciolano rapidamente, comparate comprese (il trailer di Busana colpisce nel segno) e si va al riposo.
Tutti carichi, risa, complimenti, urla.
Un discorsetto di troppo sull'uscire o meno e si è già pronti per rientrare.
Nello scorrere delle improvvisazioni anche due mostri sacri, Shakespear e la Tragedia Greca, gestite davvero bene dal gruppone GNU & Friends, qualche malaparola di troppo, ma così va!
Ancora casino, voglia e risate fino alle fucilate finali, dominate dal grandissimo Andrea (un'imboscata da incorniciare) che ha regalato il pareggio necessario alla programmata conclusione della serata.
Insomma tutti contenti, per aver giocato davvero in 11 su quel palco, per aver divertito ed esserci divertiti, per aver ritrovato i vecchi coach e aver provato la soddisfazione di tenere un palco come si deve per più di un'ora.
Dopodichè spazio alle foto di rito (on-line appena possibile!), alle risate ed ai commenti. Ovviamente non poteva mancare la piada con birrino, per chiudere in bellezza.
Due o tre chiacchere e poi verso casa, dopo aver ammirato la macchina del Presidente ricoperta di striscioni confezionati dalla claque in trasferta.
Io non so voi, ma non vedo l'ora di ricominciare!!
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