sabato 27 settembre 2008

Un giro in giostra

Il buon Gianni ha vinto l'ingrato compito di andare a presentare un articolo sotto forma di poster al congresso della Società Internazionale di Nefrologia. Accompagnatore d'eccezione nientepopodimeno che il primario.
La location è l'Hotel Marriot di Roma, dal 25 al 28 settembre, tutto gentilmente offerto dalla Astellas (casa farmaceutica che per quanto ci concerne produce farmaci per i trapianti).Il viaggio si svolge su un Eurostar, prima classe, poltrona singola, mille possibilità di regolazione, hostess con giornale e bevande.
Mi contengo e sfrutto il portatile per fare qualcosa di utile (mettere a posto un poster per un altro congresso) e ripassare la presentazione che potrei essere chiamato a fare nei prossimi giorni. Le tre ore passano in fretta ed arriviamo a Roma Termini.
A riceverci dopo una breve telefonata una Mercedes nera con autista infarcita di pelle in ogni dove (anche se le plastiche avevano un aspetto un po' economico).
Purtroppo mentre i minuti scorrevano ci siamo resi conto che l'albergo si trovava davvero fuori rispetto alla città. Scambiando due chiacchiere col prof però vengo a sapere che c'è una navetta che porta in centro, per cui forse ne approfitteremo per trascorrere qualche ora in giro.

L'arrivo al Marriot lascia presagire come proseguiranno i prossimi giorni: situato tra gli uffici generali di Alitalia e Toyota Italia si presenta come una struttura rosso mattone di gigantesche proporzioni. Sbarre all'ingresso, una tipa che fa jogging fin nella hall, avventori stranieri e facchini da film. L'ingresso è grande quasi più della stazione di Modena, pieno di lampioni e con al centro il bar. Al check in viene chiesto documento e carta di credito per gli extra (per cui starò ben attento a non toccare troppa roba in giro). Stanza 2046.

Ci registriamo anche al congresso e ci viene consegnata la borsettina di rito (tristissima!), per la serata è prevista una cena alla “Carbonara”. Prendo l'ascensore dell'ala A e vado al secondo piano: moquette blu e giallo oro, porte in radica, maniglie di ottone...

Aperta la stanza mi si presentano due letti da mille e una notte, due bagni, uno con doccia e uno con vasca, tv lcd piatta, frigobar dentro un mobile in radica... C'è pure la connessione internet ad alta velocità (mica gratis però)! Insomma, non ci facciamo mancare niente. Mi riposo un attimo mentre il Manchester City si impone sul PortsMouth e con un'occhiata al programma individuo il posto dove andare ad appendere il poster.

Nell'ampia sala Michelangelo, nel pieno dei preparativi per i successivi coffe break, rintraccio il mio loculo e mi appresto a fare arte delle mie capacità di scotchatore. Accanto a me ho trovato un medico argentino, che presentava due poster, di cui uno su un argomento simile al mio per cui abbiamo scambiato due parole (pare che loro dopo i due anni vedano molti effetti collaterali... noi siamo solo a 25 mesi di osservazione...).

Rapidamente si arriva all'orario dell'apertura del congresso, che ormai ho capito sarà tutto in inglese. Vi risparmio i dettagli sugli interventi, interessanti quanto complicati da seguire.

A seguire la prima pausa spuntino, con un'offerta sterminata di bevande ma solo arachidi e mais fritto da sgranocchiare. Stiamo perdendo punti!!

Comunque è un'occasione per guardare gli altri poster e rendermi conto che la creatività non è di casa in medicina, sono quasi tutti fatti con power point (e mi ricordo i cancheri che in tipografia tiravano a quelli che usavano i programmi più dispar

ati per creare materiale da stampare). Il mio tutto bello colorato con foto di montagne ed esploratori sembra un fumetto in mezzo a libri di saggistica. Vabbé, vorrà dire che ci faremo notare!

Il Prof è davvero spudorato e mi fa ottenere dagli informatori un mini mouse (due per lui) e tre puntatori laser, oltre che alle penne di rito (che accumulerò in quantità industriale).

La cena merita (carciofi alla giudia e fiori di zucca, penne alla carbonara, ravioli, abbacchio scottadito e dolci al carrello) e ci offre la possibilità di fare due passi per Roma, lanciando un occhiata a Campo dei Fiori e Piazza Navona. E' assolutamente strabiliante quanta gente ci sia in giro un giovedì sera qualsiasi, manco fossimo in via Gallucci nell'orario di punta. Si respira davvero un'altra aria, facce di ogni tipo, locali in ogni dove e ogni angolo meriterebbe di essere incorniciato.


La seconda giornata si apre con una buona colazione, ma mi contengo a tre paste di taglia media e una macedonia con yogurt alla fragola. Contemporaneamente mi sono intrattenuto con l'informatrice farmaceutica della ditta che ci ha offerto il soggiorno, incontrata per caso in ascensore. Mi rimane difficile inquadrare queste figure professionali, per quanto riguarda la modalità di interazione con noi medici si comportano mediamente, chi più chi meno, in modo esageratamente servile. A me che sono ancora giovane e non ho bisogno di sentirmi adulato per credere di possedere una qualche forma di potere suscitano una sorta di tenerezza, nel vederli così impegnati a compiacere gente che è per lo più interessata ai mini mouse e laser pointer che vengono forniti al loro stand.

La giornata è poi proseguita con allucinanti discussioni di genomica, proteomica e quanto di più complicato la scienza possa offrire. Ad accentuare la difficoltà di concentrazione relatori da ogni angolo del mondo che sembravano essersi spartiti i più famosi personaggi dei cartoni, partendo da Yoghi ed arrivando a Pingu.

Ad alleviare le pene degli uditori un discreto pranzo con un meraviglioso tavolo di dolci comprendente: crema catalana, mascarpone al cacao, creme caramel, torta di mele, di kiwi, di ananas, alla fragola, di fragole e crema, al cioccolato, macedonia e non so che altro. Mi sono limitato a tre opzioni, rischiando un tremendo abbiocco durante le successive relazioni.

Il fatto che la Poster Session fosse subito dopo il pranzo e, sopratutto, nella stessa sala ha fatto sì che diventasse un prolungamento del lunch. Al meno qualcuno si è preso le copie A4 del mio poster che avevamo reso disponibili. Ho anche rincontrato il mio vicino, andando poi a scoprire che è il primario della nefrologia dell'Università Cattolica di Cordoba, in Argentina.

La seconda cena si è svolta da Checchino al Pestaccio (dico bene?), più figo dell'altro posto ma si è mangiato meno sia in quantità che in qualità. Stupenda invece la cantina dove ci hanno accompagnato: il quartiere è costruito su una montagna di cocci derivanti dalle anfore che i romani importavano per i loro commerci, ma che essendo troppo costose da rispedire al mittente (per i dazi) vennero spaccate ed impilate, quindi nel locale umido in si potevano osservare le pareti fatte di cocci impilati in modo ordinato a secco.


Il terzo giorno è iniziato con la solita colazione, in onore al Dott. Stefani dopo le canoniche tre paste più macedonia ho mangiato anche due panini (uno farcito alle olive ed uno alle noci) per non trascurare il lato salato dell'alimentazione (considerando che a pranzo mi farò fuori le canoniche tre fette di torta).

Sabato ha dato veramente ottimi spunti, partendo da una relazione sul trapianto pediatrico fino a indicazioni sulle biopsie di protocollo (ma sorvolo). Il mio boss ha pensato bene di dormirsi tutto il pomeriggio, mentre io ho fatto il bravo scolaro (ma ne è valsa la pena!).

Durante la poster session al solito nessuno chiede, ma al meno la gente gira e a fine giornata rimangono soltanto 5 copie del posterino prelevabile (quindi circa una quindicina distribuite, su 400 iscritti non si arriva al 5%...ma vabbé). Però ho le prove che qualcuno si è fermato a leggerlo! Peccato che mi sia accorto che c'è un errore di battitura proprio nel titolo, ma vaffa!

Finalmente alle 18 si stacca la spina e ci si può riposare, per cui colgo l'occasione per fare il nerd e per una volta sfrutto la connessione in camera per pubblicare il post e controllare la mail.

Stasera so che andremo a Trastevere in un poso molto rinomato... vedremo che dire, anche perché domani non avrò modo di connettermi fino a Modena.

mercoledì 17 settembre 2008

Ad un passo dal Nirvana

Oggi ho quasi raggiunto il Nirvana.
Nella scala di un giovane medico specializzando ai gradini supremi del godimento si collocano il cibo, il cibo gratis ed al vertice il cibo gratis estorto con destrezza.

Quest'ultimo elemento viene ottenuto solo in particolari situazioni e con la collaborazione delle macchinette dei panini. Queste terrificanti ditributrici di alimentazione squilibrata hanno il vizio di far incastrare le cibarie che si sono selezionate dopo un'attenta ispezione dell'offerta disponibile.

Di fronte ad un inghippo fisico le possibilità che si pongono innanzi all'utente sono tre:
- attendere la resa del denaro e lasciare il cibo sospeso a mezz'aria
- attendere la resa del denaro ed accanirsi contro la macchinetta squassandola come se non ci fosse un domani per ottenere quanto ordinato (aggratis)

- attendere la resa del denaro e selezionare un oggetto che si trovi al di sopra di quello incastrato, così che il secondo cada sul primo disincastrandolo, fornendo una simpatica offerta paghi 1 prendi 2


Già quest'ultima eventualità colma l'utente di grande gioia, alleviandolo dalle fatiche di un'intera giornata, portandolo ad assaporare un pasto ghiotto, perché gratuito per metà. Ciò porta anche a soddisfare il senso di rivalsa verso il tiranno gestore delle macchinette, che propone cibo sovraprezzato e di qualità discutibile, in infrastrutture propense a mangiarsi la moneta. Io oggi però ho raggiunto la vetta del piacere.

Ho selezionato un Francesino Crudo-Edamer 1,40 € (da notare che le mie scelte sono guidate innanzitutto dal gusto ed in secondo luogo dal grado di probabilità di incastramento), che è planato liberamente fino ad incastrarsi in corrispondenza dell'ultimo ripiano. Ho atteso la restituzione del danaro ed ho selezionato uno Skipper Arancia Rossa 33cc 0,70€ che è franato sul panino succitato, senza però smuoverlo. Resa nuovamente la moneta ho selezionato uno Yoghurt da bere (non ricordo la marca) 1,00 € allineato con il panino incastrato, che sotto la spinta del movimento a spirale si è compresso senza squassarsi. Ho allora tentato di squassare la macchinetta ma senza esito (ovviamente dopo che mi aveva reso i soldi). Ho quindi selezionato un secondo Skipper Arancia Rossa 33cc 0,70 €, che è rimbalzato sulla pila accumulatasi e che quindi ho dovuto acquistare. Un'altra squassata infruttuosa e mi sono deciso a comprare un tramezzino (ovviamente allineato in verticale sulla pila, ma che non ha sortito effetto cadendo), così da pranzare (erano ormai le 16.00).

Mentre mangiavo è passato un infermiere che è andato in cerca di rinforzi.
Al che si è palesata baldanzosa la vecchina della reception che ha insistito perché squassassimo ancora la macchinetta, animata da uno spirito di rivalsa e vendetta nei confronti dell'omino delle macchinette.
L'unione fa la forza, squassando la macchinetta abbiamo fatto franare la pila accumulatasi e anche una vaschetta di riso in insalata (di gran lunga il cibo più caro contenuto nella macchinetta).

In definitiva con la spesa di uno Skipper ed un Tramezzino ho ottenuto:
- n°1 Tramezzino Pollo e Funghi
- n°2 Skipper Arancia Rossa 33cc

- n°1 Yoghurt da bere

- n°1 Francesino Crudo-Edamer

- n°1 Vaschetta di riso in insalta

Il cibo è stato così distribuito: tramezzino e uno skipper a me, panino diviso tra i Dott. Ballestri e Ciaravello, Yoghurt da bere ceduto al Dott. Vellani, uno skipper al Dott. Ciaravello.
La vaschetta è lì che attende per allietare il mio pranzo di domani.

Che magnifica giornata!


L'immagine raffigura la pila composta da panino, skipper e yoghurt.

martedì 9 settembre 2008

Uno GNU tra i Prof

Un breve post per celebrare un momento storico, da scrivere nei libri di scuola. Un membro della tribù degli GNU ha fatto il suo debutto tra i prof, facendosi onore in un minimatch che ha sfidato un sole cocente ed un vento sferzante, un'ora di ritardo ed una torta gratis subito dietro alla platea.
GRANDE NADIA!!!

Via allo show!






I preparativi fervono















L'ansia cresce



















Il necessario riscaldamento












Un po' di energia

















Il pubblico comincia a radunarsi






La presentazione delle squadre:
Bianchi (Dan, Chiara, Ivan)
Blu (Robby, Yuri, NADIA)













Si comincia!
















Il pubblico s'infoltisce!!












Tutti in fila...












... per i meritati applausi!













Senz'altro da ricordare le due meravigliose cantate sul tema "Rottamazione", stile rock 'n' roll e bambini prodigio.

lunedì 1 settembre 2008

GNU in Salento 2

Come promesso ho compresso alcuni video così da poterli uploadare facilmente.
Avremo dimostrazioni di pizzica autoctona e GNUesca, una panoramica sulla bolgia infernale che vigeva alla notte della taranta e i segni di delirio che ci hanno colto verso la fine del viaggio di ritorno.

A voi!